La Vest Pocket Kodak

Prodotta: 1912 Stato: USA Inventore: EASTMAN KODAK COMPANY


La Vest Pocket Kodak, introdotta nell’aprile del 1912, fu una delle fotocamere di maggior successo dell’epoca, con il primo modello che vendette circa 200.000 unità. La versione Autographic, lanciata nel gennaio del 1915, raggiunse vendite di circa 1,75 milioni di unità, grazie anche alla Prima Guerra Mondiale, durante la quale venne pubblicizzata come la “Fotocamera del Soldato”. Il design rimase in produzione, in diverse varianti, fino al 1937, con vendite complessive dal 1912 di circa due milioni di unità.

Per i fotografi amatoriali, la fotocamera a scatola era il modello più semplice ed economico disponibile. Usata in piena luce con soggetti normali, produceva risultati soddisfacenti. Kodak considerava queste fotocamere come un punto di partenza, incoraggiando i principianti a passare a modelli più avanzati e costosi, trasformando la fotografia in un vero hobby. Questo avrebbe incrementato le vendite di pellicole, che rappresentavano il maggior profitto. Come altri grandi produttori, Kodak offriva una gamma di fotocamere con caratteristiche diverse e prezzi variabili. Per molti appassionati, il passo successivo alla fotocamera a scatola era una semplice fotocamera pieghevole con soffietto.


LA ENSIGNETTE

Nel 1909, venne introdotta al pubblico la Ensignette della Houghton: una piccola fotocamera a pellicola arrotolata, che poteva essere ripiegata fino a diventare estremamente compatta, con dimensioni di soli 101 x 50 x 19 mm (4 x 2 x ¾ pollici). Questo fu possibile grazie a un sistema di soffietti e supporti che consentiva al pannello frontale di rientrare nel corpo principale della fotocamera. Producevano negativi di 60 x 38 mm (2¼ x 1½ pollici), abbastanza grandi da ottenere stampe di qualità.

Houghton sviluppò una serie di modelli migliorati, con accessori e attrezzature per la stampa progettati specificamente per quel formato. L’Ensignette ottenne un successo immediato e l’ultimo modello fu prodotto fino alla fine degli anni ’20. Questa fotocamera inaugurò la tendenza per modelli più compatti, che altri produttori iniziarono presto a seguire. La risposta della Eastman Kodak Company fu la Vest Pocket Kodak, lanciata nel 1912.


LA VEST POCKET KODAK

La Vest Pocket Kodak era una fotocamera con soffietto che utilizzava un meccanismo a forbice, noto come lazy-tongs, per collegare il pannello dell’obiettivo al corpo principale. Questo design risultava più rigido e facile da richiudere rispetto al sistema dell’Ensignette, che richiedeva di sganciare quattro punti. La Vest Pocket Kodak usava un nuovo formato di pellicola arrotolata 127, con un nucleo centrale compatto, che rendeva la fotocamera più piccola del normale. I negativi prodotti erano di 3,5 x 6,4 cm (1⅜ x 2½ pollici).

Il British Journal Photographic Almanac del 1913 descrisse la fotocamera chiusa come “armoniosa e priva di sporgenze, eccetto la sottile chiave di avvolgimento della pellicola”. Chiusa, la fotocamera misurava 12 x 6,4 x 2,5 cm (4¾ x 2½ x 1 pollici). Per attrarre il mercato non tecnico, la fotocamera utilizzava una scala Autotime della Eastman, che eliminava la necessità di conoscere i numeri f-stop e i tempi di esposizione: bastava selezionare l’impostazione per il soggetto, con solo due velocità dell’otturatore.

La pellicola per questa fotocamera offriva otto scatti per rotolo e costava solo 10 pence. Nel marzo-aprile del 1912, il bollettino interno per i rivenditori di Kodak, il Kodak Trade Circular, lodò la fotocamera con lo slogan: “Mai abbiamo messo così tanta qualità in uno spazio così ridotto”. Venne inoltre dichiarato ottimisticamente: “La Vest Pocket Kodak avvicina il giorno in cui sarà raro uscire di casa senza una Kodak”.


LA FOTOCAMERA DEL SOLDATO

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la fotografia vide un boom di popolarità. I ritrattisti in studio registrarono un aumento della domanda, poiché gli uomini in partenza per il fronte lasciavano ritratti per i familiari. Anche la vendita di fotocamere crebbe, poiché le persone volevano documentare i momenti trascorsi con i propri cari. Sebbene fosse ufficialmente vietato portare fotocamere al fronte, la regola veniva spesso ignorata, sia dagli ufficiali che dai soldati semplici. Fotocamere come l’Ensignette e la Vest Pocket Kodak, essendo piccole e facilmente nascondibili, risultavano ideali.

Dal tardo 1914, Kodak iniziò a promuovere la Vest Pocket Kodak in Gran Bretagna come “La Fotocamera del Soldato”, incoraggiando gli acquirenti a “creare il proprio resoconto della guerra”. Kodak stimava che circa due milioni di uomini britannici fossero in servizio attivo, con 50.000 ufficiali e 150.000 sottoufficiali in grado di permettersi una Vest Pocket Kodak.


Autographic
Nel 1913 e 1914, Henry Jacques Gaisman ottenne una serie di brevetti per un’invenzione che permetteva al fotografo di scrivere informazioni (come date e luoghi) direttamente sulla pellicola mentre questa si trovava ancora nella fotocamera. Queste annotazioni apparivano poi sul bordo della fotografia sviluppata.

Il potenziale dell’idea di Gaisman venne riconosciuto da George Eastman, che pagò 300.000 dollari (circa 4,5 milioni di sterline in denaro odierno) per i diritti dell’invenzione. La funzione autografica fu implementata su molte delle fotocamere Kodak a pellicola arrotolata, e per le fotocamere già in commercio erano disponibili adattatori Autographic.

Questa caratteristica rimase su tutte le fotocamere Kodak popolari, ad eccezione delle Brownie box cameras, fino ai primi anni ’30. La fotocamera Autographic Vest Pocket Kodak fu introdotta nel 1915.